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Nelle sculture di Renata Carneiro da Cunha, la luce partecipa alla costruzione formale quasi per annullarla. La loro leggerezza e la loro evanescenza sembrano costruite come un respiro che buca lo spazio, sottraendosi allo spazio, ricreando un organismo. ”Isolato e Situato“: vivono nella loro assenza si manifestano poeticamente subordinati ad una intuizione complessa, immutabile, mistica. Si trasformano in grembo plastico come volume pieno che include zone vuote come volume totalmente vuoto, alterato nella forma che lo contiene subendo diverse condizioni spaziali. Vivono di luce propria, di un tempo di un luogo, come un viaggio nell'inconscio Senza Fine.     

 

Light plays an almost overpowering role in the formal construction of Renata Carneiro da Cunha’s sculptures. Their seemingly lightweightness and their evanescence come across as a breath of air cutting through space, cutting away space, creating a new organism. Isolated and located, they experience their own absence, their own separation, in a poetic manifestation. Subordinated by a complex intuition, they are immutable and mystical. They become a womb of aesthetics:  a whole volume with empty zones. Completely empty volumes, muted by the form that shelters them, subjected by an infinity of space-related conditions. Works that nurture themselves on a light of their own, in a place and time of their own. They venture into the unconscious endlessly.

Alfredo Romano

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